A.S. 2019/20

La bioetica a scuola è importante in ragione del potenziamento culturale che essa è in grado di promuovere, contribuendo a creare una “disposizione” mentale al ragionamento e al dialogo, quindi allo sviluppo di una coscienza morale critica.

Inoltre, avendo uno spiccato risvolto di etica pubblica, vigila sul bene pubblico della scienza e sul fine che gli è proprio. L’acquisizione di competenze in tale ambito deve essere visto come una possibilità. Nello specifico, la possibilità di perseguire una futura “cittadinanza attiva e responsabile” in una società caratterizzata da un forte pluralismo etico.

La bioetica non si esaurisce nell’acquisizione di contenuti e di un rigore metodologico, ma è anche capacità di confronto con l’altro. Saper dialogare è indispensabile nella vita di tutti i giorni, perché è proprio nel dialogo e nel confronto che la persona ha la possibilità di arricchirsi e crescere. Il dialogo è acquisizione di una “lingua franca” che predispone all’ascolto due o più persone che, pur riconoscendosi diverse, parlano lo stesso linguaggio, quello umano, avendo così la possibilità di riconoscersi sullo stesso piano.

Alla luce di questo presupposto, il “progetto di bioetica” si propone di adottare una didattica che mette al centro l’alunno, offrendogli spunti di riflessione e basi sulle quali sviluppare un ragionamento. Non offre facili risposte, tutt’altro, motiva a ricercarle offrendo solo delle indicazioni. Una delle più importanti caratteristiche della bioetica è la formazione delle coscienze: è importante oggi non solo dire no, ma capire perché una certa scelta non è umanamente accettabile e per farlo occorre un percorso didatticamente strutturato che fornisca non solo contenuti di alto livello, come quelli che si desidera offrire, ma anche e soprattutto fondamenti stabili su cui poggiare dei presupposti di ragionamento logico.

È con queste basi, infatti, che si riesce a cogliere la validità o meno di una posizione o di un atto medico e la drammatica interconnessione tra tutti i temi legati alla vita umana, anche se non si è “addetti ai lavori”. La formazione morale, infatti, non ha lo scopo di piegare la volontà in un senso piuttosto che in un altro, quanto invece quello di evocare un interesse, suscitare una capacità critica, sviluppare una competenza di ordine conoscitivo e pratico.

Nella bioetica si vede in modo molto pratico come la “possibilità” della scienza si confronta con la “liceità” dell’etica, con dei confini che devono rimanere tali se l’uomo non vuole perdere la sua vocazione alla piena realizzazione della propria persona lontano dalle mode ideologiche moderne. Con tale percorso si forma la capacità di orientamento sulle varie scelte della vita che vanno oltre il sensazionalismo e le pressioni ideologiche della società moderna, ma si basano su fondamenti stabili, oggettivi, oserei dire “umani”. A tal proposito, la “Dichiarazione Universale sulla Bioetica e i Diritti Umani” afferma che, al fine di dare attuazione e promuovere i principi stabiliti e di ottenere una migliore comprensione, soprattutto tra i giovani, delle implicazioni etiche degli sviluppi scientifici e tecnologici, gli Stati devono impegnarsi e favorire l’educazione e la formazione bioetica a tutti i livelli, nonché incoraggiare la diffusione di programmi di informazione e conoscenza sulla bioetica (art. 23).

Perché nelle classi IV e V?

 I giovani, in particolare nelle quinte classi, hanno già sviluppato un certo grado di autonomia decisionale e di indipendenza nelle scelte di vita (almeno così si presume) e vivono in una società plurale e multiculturale dove non basta solo avere delle idee e dei valori ma è necessario anche saperli argomentare. In loro, spesso, si riscontra una conoscenza morale di base che fa uso, magari in modo inconsapevole, di categorie proprie dell’etica.

A partire da queste considerazioni si può affermare che l’insegnamento della bioetica a scuola non avviene a partire da un vuoto di conoscenze e valori, ma ad un richiamo ed un chiarimento. Il progetto mira quindi a potenziare le conoscenze e le capacità esistenti, stimolando la riflessione sul loro fondamento, al fine di promuovere una consapevolezza umana che spesso viene sottaciuta, se non addirittura dimenticata.

Vivere consapevolmente aiuta gli alunni a chiarirsi le idee, a gestire meglio il tempo, a comprendere la vera ragione dello studio e della dimensione scolastica. Ricercare, riflettere, scoprire, approfondire, sono solo alcuni dei momenti che caratterizzano la bioetica. Lo studio della bioetica, essendo uno studio sistematico e interdisciplinare impegna anche gli altri docenti che hanno così la possibilità di cogliere spunti di riflessione offerti da questa disciplina per poter meglio approfondire la materia di propria competenza per poi collegarla con altre. Di particolare interesse per i collegamenti possibili sono: storia, biologia, diritto, sistemi e tecnologia, informatica, filosofia e religione.

Non solo, offrendo spaccati interessanti su alcuni temi di scottante attualità, la bioetica aiuta a leggere l’oggi con maggiore consapevolezza, allontanandosi dal chiacchiericcio e avvicinandosi alla verità, attraverso documenti e argomentazioni, sia nel caso mediaticamente proposto che nella tematica generale che si è scelto di affrontare.

La bioetica, in particolare nei licei, dove si riscontra una base filosofica permette un potenziamento ed una applicazione concreta di quanto emerso dallo studio di alcuni concetti, mentre per gli altri istituti colma un vuoto relativo alle materie umanistiche. Inoltre, a differenza da quanto appare nel dibattito mass-mediale, in cui la bioetica viene riduttivamente associata alle grandi questioni della bioetica clinica (dalla fecondazione in vitro all’eutanasia), la bioetica è, secondo la prima definizione di Warren Reich nella prima edizione dell’encyclopedia of Bioethics (1978), lo “studio sistematico della condotta umana” non solo nell’ambito delle scienze e della cura della salute, ma anche in quello più vasto delle “scienze della vita”.

Obiettivi

  •  Teorici: conoscenza dei principi morali in campo medico (e non solo);
  • Pratici: educazione e preparazione ad affrontare le problematiche legate alla vita;
  • Soggettivi/Personali: promozione e valorizzazione di una sensibilità morale per i doveri morali;
  • Sociali: Promozione del vero dialogo impostato su criteri di ascolto e ragionamento logico, offrendo anche gli strumenti e le disposizioni mentali per partecipare adeguatamente al dibattito pubblico;
  • Scolastici: Offrire uno studio sistematico su tematiche non previste solitamente nei curricula scolastici. Sarà così la scuola a formare e non i mass

Programma

Prima di iniziare a parlare di bioetica (in senso stretto) è necessario, a mio avviso, proporre e spiegare il come ed il perché affrontare alcuni temi a scuola.

Inoltre è altrettanto necessario inquadrare tale riflessione, applicazione, studio, all’interno di una chiamata alla responsabilità da parte di tutti gli alunni. Uno studio finalizzato ad acquisire delle conoscenze, non allo scopo di superare un esame, ma allo scopo di apprendere nozioni e concetti che incideranno notevolmente sulle scelte future della propria vita.

Cornice

  • Considerazioni su “Il fine giustifica i mezzi?”
    • La visione di Macchiavelli
    • La visione cristiana
  • Distinzione tra Libertà e Verità (è necessario conoscere la verità per essere liberi o è necessario essere liberi per conoscere la verità?)
    • Libertà di, da, per…
    • Il libertinaggio come negazione della libertà
    • La libertà a rischio (cosa vogliamo “potere”?)
    • Verità/Realtà (differenze)
    • Considerazioni su “Il fine giustifica i mezzi?”
  • La vita
    • Considerazioni generali
    • L’intenzione dei genitori
    • L’inizio
    • Il diritto
    • La pretesa / il desiderio
    • Il figlio come desiderio da realizzare o dono da accettare?
    • Dignità del concepito e libertà/responsabilità della madre

Lezione introduttiva di antropologia filosofica

  • L’importanza dell’antropologia filosofica
  • Parte fondativa
  • I tre sensi per comprendere l’uomo (oggettivo, esistenziale, politico)
  • Platone (concezione di corpo e anima)
  • Mito della biga alata e applicazioni filosofiche
  • Aristotele (logica e critica a Platone)
  • Modello cristiano
  • Agostino
  • Visione materialista
  • Epicuro (quadrifarmaco)
  • Visione di Feuerbach
  • La vita e la religione
  • Essere ed agire (agere sequitur esse)

Riflessioni

  • Volontà
  • Conoscenza
  • Storia
  • Medicina e arte medica… chi è il medico? (scopo e limiti)

Bioetica

Introduzione e storia

  • Il sorgere della bioetica
  • La vita
  • La medicina e la professione (missione) medica
  • Scopi limiti e rischi della medicina (documento del CNB)
  • Tecnica, tecnologia e limiti umani
  • Bioetica e magistero

Temi caldi

  • Procreazione umana e vita nascente
  • L’embrione
  • Aborto
  • Diagnosi prenatale
  • Manipolazione e ingegneria genetica
  • Trapianti d’organo
  • Potenziamento umano
  • Eutanasia e fine vita
  • Cure palliative

Focus inizio vita

Focus fine vita

Domenico De Angelis