Il progetto “Caffè filosofico” che il Liceo Classico San Paolo di Oppido propone nel piano dell’offerta formativa si colloca nell’ambito della realizzazione di salotti filosofici-letterari aventi per scopo la promozione  di una riflessione critica finalizzata ad accrescere la flessibilità e l’autonomia di pensiero di tutti gli studenti coinvolti.

Cosa sono i “Caffè filosofici”?

I Caffè filosofici sono estemporanei dialoghi di gruppo trattanti questioni di attualità o temi di rilevanza filosofica.  Svolti nella maggior parte dei casi in locali pubblici quali bar, pub, librerie, biblioteche, essi nacquero nel 1992 a Parigi con Marc Sautet, collocandosi nell’ampio panorama delle pratiche filosofiche inaugurate dal filosofo tedesco Achenbach a partire dagli anni 80’ del 900’, come ambizioso tentativo di  riportare la riflessione speculativa su un piano strettamente colloquiale, fuori dalle “torri d’avorio” dettate dal rigido e sterile accademismo filosofico.  Presentandosi, infatti,  sotto forma di un serrato e veritiero discussione che, con dubbi e quesiti, tenta (seguendo la metodologia del filosofo Socrate) di condurre i suoi partecipanti ad una definizione, ad un concetto, i caffè filosofici emergono in veste di dibattiti aperti alla partecipazione di chiunque si mostri interessato, senza limitazioni di cultura, formazione o orientamento personale. In tale contesto il coordinatore del gruppo, lo pseudo-filosofo, deve assicurarsi che la conversazione mantenga alcune caratteristiche evitando di scadere nell’intellettualismo o nello psicologismo introspettivo. Ciò che deve affiorare risulta essere, pertanto, la libertà di pensiero, quella ricerca del ricercare continuo senza un apparente fine che non sia la passione per la cultura tout court. Per mezzo del messa in discussione di ciò che appare ovvio, mediante il ricorso continuo alla domanda, il noto ti estì socratico, questione che non necessariamente debba condurre ad una risposta definitiva aprendo infiniti orizzonti di senso, il caffè filosofico guida i suoi partecipanti su un’ipotetica scala che, dall’astrazione e dalla teoria, vuole scendere a contatto con il reale, muovendosi da una dimensione interiore sino ad arrivare al cuore della questio trattata. Dal mondo esterno a contatto con l’uomo, dall’universale al particolare, insomma, verso la vita e la sua esistenza quotidiana.

Finalità del Progetto

Il fine più immediato che il progetto si propone consiste nel potenziamento dell’attitudine al dialogo interpersonale. Una capacità dialettica che, presentandosi come discorso costruito attraverso la parola, dia-logos, desidera raggiungere i seguenti obiettivi formativi:

  • L’abilità di sviluppare una propensione alla discussione finalizzata ad argomentare, chiarificare e conoscere in modo originale le tematiche trattate;
  • Lo sviluppo di un tessuto relazionale in cui vigano: rispetto, libertà, reciprocità, trasparenza favorendo la formazione di legami solidi e costruttivi;
  • La comprensione verso un comune orizzonte di senso tesa alla costruzione della propria identità nonché di valori ispirati alla verità e all’onestà intellettuale con cui leggere l’esperienza personale comune.

Calendario degli incontri

Il progetto caffè filosofico, indirizzato agli studenti dell’ultimo triennio (III, IV e V A), prevede tre incontri trattanti le seguenti fondamentali questioni:  1) la relazione umana e l’incontro con l’altro; 2) la libertà e la servitù; 3) il problema del male. Gli eventi previsti si svolgeranno tra il mese di novembre e quello di gennaio articolandosi secondo il seguente piano di attività:

  • Il problema del male”, 20 novembre, Scuola Media (Oppido)
  • La libertà e la schiavitù”, 25 novembre, Centro Commerciale “Il Porto degli Ulivi” ;
  • La relazione umana e l’incontro con l’altro”, Open Day, (Oppido).

Coordinatore del progetto: Professoressa Chiara Ortuso

Destinatari: III, IV e V A