AI DOCENTI DEL LICEO GINNASIO SAN PAOLO DI
OPPIDO MAMERTINA
e, p.c.,
AL GESTORE DON GIANCARLO MUSICÒ

OGGETTO: ulteriori indicazioni integrative per le attività didattiche a distanza.

Gentili docenti,

facendo seguito alle prime indicazioni sulla didattica a distanza fornite con lettera del 23 marzo 2020, vi inoltro ulteriori riflessioni e indicazioni operative per la gestione delle attività in questione.

Nella situazione che al momento stiamo vivendo, anche la nostra scuola è attraversata dalla necessità di costruire i suoi modelli educativi e dalla continua ricerca di soluzioni viepiù rispondenti alle esigenze didattiche.

Tuttavia la nostra esperienza e la nostra professionalità ci aiuteranno, anche se la preoccupazione prioritaria è per i nostri studenti che in questa circostanza sono i soggetti più esposti al disorientamento. E siamo sempre noi a doverci porre e declinare come punti di riferimento.

Anche la nota ministeriale n. 388 del 17 marzo 2020 ci indica come l’attuale situazione richieda una modalità di lavoro ispirata alla comprensione e alla gradualità, nella piena convinzione che le numerose questioni che in atto stiamo incontrando troveranno la loro soluzione attraverso la pratica stessa del nostro agire.

Come dice il Ministero lo scopo rimane quello di dare validità sostanziale all’anno scolastico, il che può avvenire attraverso il fare sempre bene “scuola”, l’insegnare e l’apprendere costruito in sinergia.

Con la finalità di fornire ulteriori indicazioni operative per la gestione della didattica a distanza, riprendo, adesso, i vari passaggi della succitata nota ministeriale, collegandoli alle indicazioni della circolare interna del 23 marzo trasmessa nei giorni scorsi, arricchita dei vostri utili contributi, acquisiti nella videoconferenza o nei vari contatti telefonici.

IL SENSO DELLA DIDATTICA A DISTANZA

Leggiamo nella nota ministeriale:

“Non si tratta di un adempimento formale, perché nulla di meramente formale può essere richiesto in un frangente come questo. Occorre ritornare, al di fuori della logica dell’adempimento e della quantificazione, alle coordinate essenziali dell’azione del sistema scolastico. La didattica a distanza, in queste difficili settimane, ha avuto e ha due significati. Da un lato, sollecita l’intera comunità educante, nel novero delle responsabilità professionali e, prima ancora, etiche di ciascuno, a continuare a perseguire il compito sociale e formativo del “fare scuola”, ma “non a scuola” e del
fare, per l’appunto, “comunità”. Mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza, combatte il rischio di isolamento e di demotivazione. Le interazioni tra docenti e studenti possono essere il collante che mantiene, e rafforza, la trama di rapporti, la condivisione della sfida che si ha di fronte e la propensione ad affrontare una situazione imprevista. Dall’altro lato, è essenziale non interrompere il percorso di apprendimento. La declinazione in modalità telematica degli aspetti che caratterizzano il profilo professionale docente, fa sì che si possa continuare a dare corpo e vita al principio costituzionale del diritto all’istruzione. Ma è anche essenziale fare in modo che ogni studente sia coinvolto in attività significative dal punto di vista dell’apprendimento, cogliendo l’occasione del tempo a disposizione e delle diverse opportunità (lettura di libri, visione di film, ascolto di musica, visione di documentari scientifici…) soprattutto se guidati dagli insegnanti. La didattica a distanza può essere anche l’occasione per interventi sulle
criticità più diffuse.”

L’attuale nostro impegno e la nostra conseguente azione didattica sono in linea con l’orientamento ministeriale, infatti il lavoro sin qui svolto dimostra lo sforzo e l’attenzione verso la ricerca di modalità e forme sempre più migliorative per raggiungere gli obiettivi programmati.

Infatti ci siamo resi conto che la sola assegnazione di compiti, esercizi e attività prive di interazione non risulta sufficiente, perchè se per un verso può soddisfare le esigenze relative all’apprendimento di contenuti, dall’altro non soddisfa il necessario bisogno di contatto che è parte integrante del dialogo educativo.  Parimenti, è pur vero che l’eccesso di attività on line può rendere più complicata, oltre che stancante, la partecipazione degli studenti. Come è d’uopo attenzionare quelle situazioni familiari in cui gli alunni devono condividere le postazioni informatiche con altre persone o il sovraccarico delle linee che non sempre riescono a sostenere il numero estremamente elevato di connessioni contemporaneamente attive nel medesimo arco di tempo. Occorre, insomma, individuare un punto d’equilibrio.

Ripropongo una riflessione: il momento che stiamo vivendo, pur nella sua precarietà e tragica straordinarietà,  può essere rielaborato con nuove visioni: può essere, ad esempio,  vissuto come occasione formativa di cittadinanza attiva che resterà impressa nella memoria di tutti noi, come occasione di valorizzazione del nostro essere persone e del senso della vita, come occasione per dare ulteriore valore alla scuola nella sua dimensione formativa e di comunità che contribuisce alla realizzazione del progetto formativo e di vita di ogni studente. In questi giorni, in cui siamo impegnati a percorrere modalità e metodologie di relazione e di apprendimento in alcuni casi mai esplorate, è più che mai necessario mantenere vivo il legame educativo e formativo con i nostri studenti.  E, se in atto il rapporto insegnamento/apprendimento è necessariamente mediato dalle tecnologie, nessuna connessione tecnologica potrà mai sostituire la relazione diretta docente/studente e la relazione tra studenti. E se la connessione in rete è una modalità usuale per i ragazzi, bisogna ricordare che una cosa è ritrovarsi in rete per comunicare, giocare, vivere il proprio tempo libero, altra cosa è stare in rete in una situazione formativa.

Sollecito, dunque, tutti i docenti che non hanno ancora avviato attività interattive a rendersi disponibili con gli strumenti, con i tutorial e i video esplicativi; come ritengo altresì opportuno rammentare che l’utilizzo di WhatsApp, di norma, non è consigliabile poiché non rimane nulla agli atti della scuola, come invece avviene compilando il file del registro settimanale di classe e in specie con l’inserimento delle attività didattiche sulle piattaforme in cui sono stati creati i vari corsi.

Rimane sempre forte e determinante il valore del mutuo aiuto tra colleghi, come è avvenuto e si sta verificando di continuo nel nostro team docente, in cui i più esperti stanno fornendo supporto a chi, ancora poco confidente con le tecnologie, non si sente completamente a proprio agio nel farne uso.

Ricordo che la didattica a distanza si avvale essenzialmente di due modalità:

  • una che gli esperti definiscono “sincrona”, relativa a tutte le forme di interazione on line (videoconferenze, videochat, aula virtuale͙) tra docente/i e partecipante/i;
  • l’altra “asincrona”, relativa a tutte le forme di attività on line o off line che non consentono un’interazione contestuale con il/i docente/i e con il/i partecipante/i (lezioni registrate, esercitazioni, ecc..).

RIPROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ

La nota ministeriale ha chiesto anche di riesaminare le progettazioni definite nel corso delle sedute dei consigli di classe e dei Dipartimenti di inizio d’anno, al fine di rimodulare gli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze.

“Attraverso tale rimodulazione, ogni docente riprogetta in modalità a distanza le attività didattiche, evidenzia i materiali di studio e la tipologia di gestione delle interazioni con gli alunni e deposita tale nuova progettazione relativa al periodo di sospensione, agli atti dell’istituzione scolastica, tramite invio telematico al Dirigente scolastico, il quale svolge, un ruolo di monitoraggio e di verifica, ma soprattutto, assieme ai suoi collaboratori, di coordinamento delle risorse, innanzitutto professionali, dell’Istituzione scolastica”.

Questo suggerimento è mirato ad evitare il crearsi di discrepanze tra la programmazione ordinaria e quella che la situazione del momento rende attuabile.

COORDINAMENTO ALL’INTERNO DEI CONSIGLI DI CLASSE

La nota ministeriale succitata raccomanda:

“L’interazione a distanza con gli studenti può rappresentare un indispensabile strumento per favorire il contatto, la relazione e la co-progettazione in itinere tra i docenti di uno stesso team o consiglio di classe.

Occorre evitare sovrapposizioni e curare che il numero dei compiti assegnati sia concordato tra i docenti, in modo da scongiurare un eccessivo carico cognitivo.

Il Consiglio di classe resta competente nel ratificare le attività svolte e compiere un bilancio di
verifica”.

Ancora una volta i Coordinatori di Classe sono chiamati a proseguire nell’importante compito di supporto e accompagnamento del lavoro che si sta svolgendo, rispetto all’intera programmazione per evitare qualche possibile scollamento tra i diversi interventi o sovrapposizioni e il cosiddetto carico cognitivo nei confronti degli studenti di un quantitativo esagerato di attività ed esercitazioni, ricordando sempre, ancora una volta l’eccezionalità del momento in corso e le varie dimensioni personali, psicologiche, familiari, organizzative.

Sono sicura che con la dovuta attenzione riusciremo a contenere e a superare dette criticità.

LA VALUTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE A DISTANZA

   

                “La Nota 279/2020 ha già descritto il rapporto tra attività didattica a distanza e valutazione. Se è vero che

                  deve realizzarsi attività didattica a distanza, perché diversamente verrebbe meno la ragione sociale della

                  scuola stessa, come costituzionalmente prevista, è altrettanto necessario che si proceda ad attività di

                 valutazione costanti, secondo i principi di tempestività e trasparenza che, ai sensi della normativa vigente,

                 ma più ancora del buon senso didattico, debbono informare qualsiasi attività di valutazione. Se l’alunno

                 non è subito informato che ha sbagliato, cosa ha sbagliato e perché ha sbagliato, la valutazione si

                 trasforma in un rito sanzionatorio, che nulla ha a che fare con la didattica, qualsiasi sia la forma nella quale

                 è esercitata. Ma la valutazione ha sempre anche un ruolo di valorizzazione, di indicazione di procedere

                 con approfondimenti, con recuperi, consolidamenti, ricerche, in una ottica di personalizzazione che

                 responsabilizza gli allievi, a maggior ragione in una situazione come questa.

                 Si tratta di affermare il dovere alla valutazione da parte del docente, come competenza propria del profilo

                 professionale, e il diritto alla valutazione dello studente, come elemento indispensabile di verifica

                dell’attività svolta, di restituzione, di chiarimento, di individuazione delle eventuali lacune, all’interno dei

                criteri stabiliti da ogni autonomia scolastica, ma assicurando la necessaria flessibilità”.

La nota ministeriale richiama:

–  il rapporto tra le attività didattiche a distanza e la valutazione;

–  il valore della valutazione in termini di diritto/dovere;

– la responsabilità del singolo docente, nella formulazione della valutazione, in relazione ai
criteri collegialmente condivisi;

– la riflessione sul processo formativo compiuto nel corso dell’attuale periodo di sospensione
dell’attività didattica in presenza, condivisa dal Consiglio di Classe.

Riprendendo la circolare interna trasmessa nei giorni scorsi, integro le indicazioni già fornite, come indicato di seguito:

– le valutazioni relative a verifiche svolte in presenza, nel periodo di funzionamento ordinario, vengono valutate a tutti gli effetti, facendo media; gli esiti sono restituiti agli studenti, individualmente, e riportati sul registro;

– nel corso dell’interazione on line, per soddisfare il valore formativo della valutazione, è necessario fornire un feedback agli studenti, avendo cura di specificare che il percorso in atto sarà valutato in via definitiva successivamente;

– eventuali comportamenti non adeguati, di disimpegno, di mancanza di partecipazione alle attività

on line, se continui, verranno annotati;

– ogni docente terrà un proprio promemoria sulle osservazioni condotte nel corso delle attività: interazione studenti, elaborazioni, prodotti, esiti;

– le attività svolte in videoconferenza potranno essere valutate attraverso la piattaforma, nel modo che la stessa consente;

– per una valutazione più articolata delle attività, si propone la seguente griglia per le sole attività in modalità “asincrona”:

GRIGLIA VALUTAZIONE ATTIVITÀ ASINCRONA

INDICATORI LIVELLI DI VALORE SCALA TASSONOMICA
COMPETENZA A DISTANZA:

 

– Consegna elaborati

 

– Qualità elaborati

 

-Correttezza e pertinenza elaborati

 

-Corretta,rispondente,  completa ed approfondita con contenuti ampliati autonomamente.

 

-Rispondente e corretta anche se non del tutto completa.

 

-Rispondente, alcune imprecisioni, e non del tutto complete.

 

-Poco rispondente, incompleta, non del tutto corretta.

 

-Senza rispetto dei tempi stabiliti (consegna in ritardo).

 

-Non espletata (mancata consegna)

-OTTIMO

 

-BUONO/DISCRETO

 

-SUFFICIENTE

 

-INSUFFICIENTE

 

-CONSEGNA IN RITARDO

 

-MANCATA CONSEGNA

Sulla valutazione in seguito saranno condivise indicazioni via via sempre più definite, grazie anche alle vostre proposte che aspetto numerose.

Anche a questo riguardo vale quanto si diceva in premessa, ossia che sarà essenzialmente il lavoro in corso di svolgimento a fornire nuovi spunti operativi e ad adottare via via le soluzioni che si riveleranno più efficaci e funzionali.

Resta inteso che le valutazioni saranno successivamente legittimate nell’ambito degli Organi Collegiali competenti, anche se la contingenza della situazione pone come prioritaria la valenza formativa della valutazione, quanto mai importante in questo momento di emergenza.

SEGNALAZIONE CONTRIBUTI PER LA DIDATTICA A DISTANZA

Poiché abbiamo iniziato a predisporre uno spazio sul sito internet del nostro Istituto, dedicato ai contributi reperibili in siti ufficiali per la didattica a distanza, vi chiedo di inviare le vostre segnalazioni che saranno senz’altro utili e preziose per condividere insieme contenuti ed esperienze.

      L’occasione infine è gradita per porgere a voi tutti i sentimenti di stima e di apprezzamento per il vostro operato, unitamente ai più cordiali saluti.

Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Antonietta Bonarrigo

Nota Ministero didattica a distanza

schema programmazione didattica a distanza